Gita allo Snow Monkey Park di Nagano

Gita allo Snow Monkey Park di Nagano

In Giappone anche le scimmie amano immergersi e rilassarsi negli onsen, le famosissime vasche termali naturali giapponesi. E se è vero che gli onsen sono diffusi in tutto il Paese, la regione montagnosa in corrispondenza dell’odierna prefettura di Nagano nell’entroterra del Giappone, ne è particolarmente ricca. Siamo andati allo Snow Monkey Park di Nagano e questo è l’itinerario del nostro breve ma rilassante viaggio nella natura profonda della regione di Shinshu.

Le scimmie (nihonzaru) che abitano le foreste della prefettura di Nagano si godono senza sconti i piaceri degli onsen, e le abbiamo viste crogiolarsi con i nostri occhi al famoso Snow Monkey Park nei pressi della località termale di Yudanaka Onsen.

Una gita di due giorni alle terme e allo Snow Monkey Park di Nagano per staccare la spina

Avevo bisogno di staccare la spina dalla vita frenetica di Tokyo e insieme a tre fantastici compagni di viaggio sono andato alla scoperta delle meraviglie della prefettura di Nagano. Vi racconto nel dettaglio il nostro itinerario di viaggio, che consiglio a chi volesse visitare il celebre Snow Monkey Park di Nagano ma non avesse troppi giorni a disposizione. Alla fine dell’articolo trovate il resoconto con i costi del viaggio!

Itinerario di viaggio. Day 1

Da Shinjuku a Nagano

Partiamo dalla partenza, e scusate il gioco di parole. Potevamo prendere lo shinkansen da Tokyo, ma abbiamo scelto il bus. Io preferisco di gran lunga viaggiare in autobus piuttosto che in treno, e si risparmia anche parecchio. Con gli autobus della compagnia WILLER EXPRESS siamo partiti alle 8:55 a.m. dal Bus Terminal di Shinjuku (South Exit) e siamo arrivati alla stazione di Nagano alle 12:38.

Nagano città è una ridente (oh! oh! oh!) località di montagna nella vecchia regione dello Shinshu. Famosa per le piste da sci, i paesaggi montagnosi, la natura incontaminata, gli onsen ovviamente e forse un po’ anche per il libro Kafka sulla spiaggia di Haruki Murakami. Non dista molto da Tokyo ma non c’ero mai stato.

A pranzo spiedini fritti (e una bella carica di vintage)

Arrivati giusto in tempo per il pranzo siamo andati a mangiare in una tavola calda specializzata in kushiage (spiedini fritti di verdure, carne e pesce) completamente a caso nei pressi della stazione. Scelta vincente. Al di là della squisitezza del cibo, l’atmosfera super vintage di Kakashi, così si chiama la tavola calda, ci ha dato il miglior benvenuto a Nagano. Il proprietario di Kakashi è un signore anziano dolcissimo, che non ci sente molto bene. Ho dovuto praticamente urlare per farmi capire, ma siamo riusciti a comunicare senza troppi problemi. Prepara con meticolosa dedizione il cibo, fresco tutti i giorni, e offre tanti menù diversi. Noi abbiamo scelto tutti il menù del giorno, per semplificare l’ordine visto che era da solo in negozio. Gli sgabelli bassissimi che sembravano fatti per i nani di Biancaneve alla fine si sono rivelati comodi (per le nostre altezze contenute).

kakashi nagano kushiage
Tavola calda “Kakashi”, Nagano City

A quanto pare, mi spiegava il proprietario, c’è una tradizione al ristorante Kakashi: chi mangia almeno 35 spiedini può firmare e appendere alle pareti una targa con il proprio nome e messaggio. Ne era pieno il locale, e lo inondava di famigliarità.

Il tempio Zenkoji, un luogo semplicemente unico e speciale

Dopo pranzo ci siamo incamminati alla volta del meraviglioso tempio Zenkoji, simbolo della di Nagano e importantissimo anche a livello nazionale. Eretto nel VII secolo d.C., si dice conservi la più antica statua di Buddha del Giappone. La particolarità del tempio Zenkoji, che lo rende unico nel suo genere, è quella di prescindere dalle varie scuole di pensiero buddhiste.

Nagano City
Mercato coperto e passeggiata a Nagano City, con le montagne di sfondo

Proprio in virtù della sua antichissima storia, si dice che il tempio Zenkoji esisteva in Giappone da prima della divisione del Biddhismo in varie correnti e questo concetto continua tutt’oggi rendendolo un luogo amichevole, equo, accogliente per chiunque. Una sorta di tempio sconsacrato conosciuto come famoso “power spot”, ossia un punto nevralgico per la concentrazione di energie positive.

Tempio Zenkoji (VI sec d.C.), Nagano
Tempio Zenkoji (VI sec d.C.), Nagano

Per farvi capire la particolarità di questo luogo: alle spalle del padiglione principale c’è un piccolo monumento dedicato alla posta. Alle lettere, ai pacchi, a tutto ciò che spediamo e che per qualche ragione si smarrisce nell’etere e non raggiunge il destinatario. Giuro, stavo per piangere dalla commozione.

monumento posta smarrita zenkoji
Monumento alla posta smarrita (tempio Zenkoji), Nagano

L’assenza di barriere concettuali di questo tempio e la credenza che visitandolo almeno una volta nella vita si possa accedere al Paradiso della Terra Pura, lo rendono uno dei luoghi più visitati in tutto il Giappone con circa 7 milioni di visitatori l’anno tanto religiosi quanto atei.

Io, che non sono mai stato troppo affascinato da questioni legate alla religione, personalmente ho trovato questo luogo rilassante, riconciliante, energetico, e ho amato assolutamente la fila di negozietti, caffetterie e ristorantini ai lati del lungo viale che conduce al tempio. Il tempo sereno e l’aria frizzantina hanno reso la visita a questo “power spot” a dir poco gloriosa.

zenkoji nagano
Viale che conduce al tempio Zenkoji, Nagano

Il ryokan

Tornati poi in stazione verso il pomeriggio inoltrato, abbiamo preso un treno locale (circa un’oretta) da Nagano alla stazione di Yudanaka Onsen, località termale dove avremmo pernottato. Abbiamo scelto tra tutte le opzioni il ryokan Hosei Hotel. Perché?

・è pulito e bello esteticamente

・è provvisto di onsen e rotenburo (vasca termale all’aperto)

・offrono il servizio navetta gratuito dalla stazione al ryokan e viceversa

・prezzi decisamente alla mano, cena e colazione incluse (vedi in fondo)

Hosei hotel ryokan Yudanaka
Hosei Hotel, Yudanaka Onsen

* Ho chiesto (e ottenuto eccezionalmente) il permesso ai proprietari per fare le foto nell’onsen. Non c’era nessuno in quel momento, ma di norma è severamente vietato.

Abbiamo prenotato su Booking.com, non dal sito dell’hotel. Era più pratico. Sul ryokan non ho molto da dire al di fuori di: assolutamente pazèsko! Atmosfera bella e amichevole, staff super disponibile, l’onsen era top (ma assicuratevi di chiedere qual è l’orario di pulizia in cui non sarà accessibile! Abbiamo rischiato grosso). Ottima anche la cena (kaiseki ryori tradizionale multi portata, ampiamente digerita giocando a Taboo e facendo reel burloni) e la colazione (tradizionale, ma in cui era disponibile anche a buffet con cibi più occidentali). Ci siamo immersi nell’onsen alla maniera giapponese, ossia tre volte: prima di cena, dopo cena, la mattina dopo prima di colazione. E poi, sayonara (purtroppo).

Itinerario di viaggio. Day 2

Snow Monkey Park, il parco delle scimmie di Jigokudani

Alle 10:00 di mattina, onsen-nati, colazionati e check-out-ati, abbiamo chiesto un passaggio allo staff di Hosei Hotel per farci accompagnare al parco delle scimmie di Jigokudani (Jigokudani Yaen Koen) per la nostra gita allo Snow Monkey Par di Nagano. Peccato che a metà marzo la “snow” non era pervenuta, ma ce lo aspettavamo. Onestamente è stato bello lo stesso, le scimmie si spulicchiavano, si facevano il bagno nell’onsen, ci fissavano con aria sfottente, ma penso che tutto innevato debba fare un effetto ancora più suggestivo.

jigokudani onsen snow monkey park
Jigokudani Onsen, locanda “Koraku-kan” (1864)

Allora, il focus del viaggio: il parco delle scimmie di Jigokudani, Snow Monkey Park di Nagano. Tra una cosa e l’altra siamo arrivati verso le 10:30 all’inizio del sentiero. Ci vuole mezz’ora a piedi (solo andata) dal punto di partenza all’ingresso del parco dove si trovano le scimmie. Si paga un biglietto di ingresso e si accede all’area con la pozza termale, il ruscello nella valle e decine e decine di macachi giapponesi che scorrazzano in libertà ovunque. Occhio, mi raccomando. Non sono pericolose ma giustamente non ci si può avvicinare, non le si può importunare. Rispettiamo sempre gli spazi reciproci (tranne quando arrivano loro a prenderti le cose di mano. Soprattutto se sono commestibili, infatti eviterei di tirare fuori cibo). Ci tengo a sottolineare che non si tratta di uno zoo. Le scimmie sono completamente libere di spostarsi ovunque vogliono (e se anche esistono delle recinzioni, sono assolutamente impercettibili per il livello di estensione dell’area).

Snow Monkey Park Jigokudani
Scimmie goduriose allo Snow Monkey Park, Jigokudani

Tenetevi da parte almeno un paio d’ore. Considerate un’oretta da passare lì allo Snow Monkey Park, se non qualcosina di più se amate fare fotografie. In più, un’ora tra salita e discesa. Il signore dell’hotel ci aspettava puntuale alle 12:30 per portarci poi, su nostra richiesta al centro del paesino termale di Yudanaka Onsen da cui avremmo fatto una passeggiata per le stradine romantiche di Shibu Onsen (un’altra località termale letteralmente attaccata a Yudanaka e raggiungibile a piedi).

Shibu Onsen. Una suggestiva passeggiata indietro nel tempo

Passeggiare per Shibu Onsen è paragonabile a un salto nel tempo di secoli. Nella località termale si respira una rinfrancante aria di tempi lontani e di tradizione. Pullula letteralmente di vasche termali. Sono 9 gli onsen del paesino, tutti attaccati tra di loro e tanti anche i punti di ashiyu, ossia le vasche termali in giro per la viuzze per mettere soavemente in ammollo i piedi. Non abbiamo fatto in tempo a fermarci, perché avevamo l’autobus di ritorno per Tokyo alle 16:00, ma una passeggiata (e un buon ramen in centro) ce la siamo fatta. Se avete tempo per una seconda notte, consiglio vivamente di pernottare a Shibu Onsen e fare il giro dei 9 bagni termali (si dice porti fortuna!).

Di ritorno a Tokyo…

Abbiamo ripreso il treno locale da Yudanaka Station alla volta di Nagano verso le 14:30. Arrivati a Nagano siamo saliti come da programma sulla corriera WILLER che avevamo prenotato con partenza alle 16:00 e siamo arrivati con qualche minuto di ritardo a Shinjuku verso le 19:30. Fine di un viaggio all’insegna della natura, l’aria pulita, chiacchierate intense alle terme, gioiosi primati più umani di tanti umani, un reel da ricordare e una vagonata di risate. Tanto, tanto, ma tanto benessere.

yudanaka onsen
Stazione di Yudanaka Onsen, prefettura di Nagano

Ricapitolo dei costi

Trasporti:

Autobus (WILLER) Shinjuku – Nagano 6,800 JPY a/r (circa 52 Euro)

Treno locale Nagano – Yudanaka Onsen 2,400 JPY a/r (circa 19 Euro)

Pernottamento:

Hosei Hotel (豊生ホテル) cena e colazione incluse 6,500 JPY/notte (circa 50 Euro)

Gite:

Snow Monkey Park, ticket 800 JPY (circa 6 Euro)

Pasti:

Pranzo a Nagano (Kakashi), menù del giorno 750 JPY (circa 5,50 Euro)

Ramen a Shibu Onsen (non ricordo il posto, ma non era particolarmente speciale), 750 JPY (circa 5,50 Euro)

Varie:

Snack e bevande per la sera in ryokan, 2,000 JPY (circa 15 Euro)

TOT: 20,000 JPY (circa 154 Euro)

Se cercate invece un itinerario per un viaggio ai tropici del Giappone, vi consiglio di leggere la mia avventura estiva a Ishigaki.

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